Piazza Armerina è una cittadina in provincia di Enna, nel cuore della Sicilia.
È un paese di ventimila anime molto conosciuto per la sua ricchezza di arte.

Ogni vicolo, ogni strada ha qualcosa da mostrare fiero, qualcosa di cui vantarsi.

Chiese, palazzi, monumenti, castelli che abbelliscono Piazza Armerina e ci parlano del suo passato.

Storia di Piazza Armerina

La storia di Piazza Armerina inizia con la sua distruzione. Nel 1161 Guglielmo I d’Altavilla decide di raderla al suolo compromettendo la conoscenza riguardo ai secoli precedenti dei quali si sa soltanto che i normanni arrivarono in Sicilia su richiesta di un emiro arabo, affinché lo aiutassero a sconfiggere il cognato. Nel 1061 i normanni arrivarono ad Enna e provincia e per gli anni successivi affrontarono un sacco di battaglie per confermare il loro dominio.

Sulle vicende di Piazza Armerina non si sa molto, anche se comincia a comparire nei documenti romani come Platia o Placia e in quelli arabi come Iblatâsah. Un documento che risale al 1140 parla di Iblatâsah come di un paese fortificato con un famoso mercato. Del periodo precedente alla distruzione sono solo queste le poche e vaghe notizie che sono giunte fino a noi. Nel 1163 comincia la ricostruzione della città in un altro punto, sul colle Mira, quello attuale, e viene dato alla città il nome di Piazza d’Armi. Alla morte di Guglielmo I gli succede la regina Margherita, madre di Guglielmo II ancora troppo piccolo per governare, che si trovò in un periodo di continue dispute e agitazioni dell’aristocrazia. Arrivato alla giusta età Guglielmo II prese il potere e governò con saggezza, giustizia e tolleranza, il chè gli portò amore e gratitudine da parte di tutti. Guglielmo II non aveva eredi diretti e dopo di lui arrivò al trono Enrico VI di Svevia, figlio di Federico Barbarossa. È in questo periodo che si determina il passaggio dalla dominazione normanna a quella sveva.

Enrico fu un re molto diverso da quello che era stato Guglielmo, governò con crudeltà e cattiveria. Dopo di lui il regno passò nella mani del figlio Federico che viene ricordato per la grande cultura, conoscenza e amore per le lingue. È sotto il duo potere che nasce la Scuola Poetica Siciliana.
Piazza Armerina era in quel periodo è una delle città più importanti dell’intera Sicilia ed è proprio in questo periodo che vengono costruite numerose chiese e palazzi. Quando Federico II muore Piazza Armerina è una delle principali città del regno, sviluppata economicamente e sempre più visitata e scelta come dimora. Dopo Federico la città passò in mano a Carlo d’Angiò ma sotto il suo dominio i cittadini si ribellarono prendendo parte alla rivoluzione palermitana dei Vespri siciliani. Dopo un periodo di autonomia Piazza dovette cedere al dominio di Pietro d’Aragona alla morte del quale arrivò sul trono Giacomo II. Giacomo ritornò ben presto ad Aragona e gli successe il fratello Federico. In questo periodo il Papa, Bonifacio VIII, al quale era stato donato il dominio dell’isola, organizzò una crociata al fine di riprendersi il potere e Piazza si preparò a resistere all’attacco pontificio.

È in questo periodo che vengono approvati i “Capitoli di Piazza” una vera e propria carta Costituzionale che fu approvata, nel 1309, da re Federico. Gli aragonesi avevano il pieno possesso della Sicilia e di Piazza e nel corso degli anni non mancarono gli scontri con gli Angioini di Napoli, fino al trattato del 1372 con il quale la Sicilia fu definitivamente riunita a Napoli sotto la dinastia degli aragonesi.

Piazza diventò la meta di molte ricche famiglie che portarono il numero di abitanti a dieci mila e il numero delle chiese a sedici. Dopo Federico governò Pietro e dopo di lui salì al trono Ludovico, di appena quattro anni. Non è un bel periodo, le guerre si susseguono la città vive nel caos e in quello stesso periodo arrivò la peste a decimare la popolazione. dopo Ludovico le cose non andarono molto meglio. La città continuava a vivere il suo declino e ad essere teatro di guerra. Nel 1362 si firma la “Pace di Piazza” che oltre a dare conclusioni alle guerre riafferma l’importanza della città nella vita politica e culturale siciliana. Piazza ritornava quel paese attivo e vivo conosciuto in tutta la regione, ma la pace e lo splendore durarono bene poco. La ribellione è di nuovo alle porte.

Nel 1391 comincia il periodo detto “Dei quattro Vicari” (Alagona, Chiaramonte, Peralta e Ventimiglia) che governavano in nome della quattordicenne Maria. Periodi di splendore si succedono a quelli di guerra e ribellione. Nel 1415 la Sicilia viene annessa al Regno di Spagna ed inutili sono le ribellioni e le richieste di indipendenza. La stessa sorte tocca a Piazza Armerina. Diversi erano gli uffici ubicati nella città che nonostante le varie precedenti tensioni era riuscita a mantenere il suo ruolo da protagonista nella vita siciliana. In tutto questo periodo Piazza Armerina cresceva, si faceva grande, si arricchiva, diventava bella grazie ai numerosi monumenti, palazzi e chiese che venivano costruiti ed è così che si mostra oggi ai nostri occhi, fiera e bella.

Monumenti, chiese e palazzi di Piazza Armerina

Piazza Armerina è a pieno titolo una città d’Arte. È una città che nasconde tesori in ogni dove. Il centro storico è una perla della storia che si è tramandata fino ai giorni nostri. Grazie alla pietra utilizzata, molto resistente e difficile da lavorare, i vari monumenti e palazzi hanno conservato benissimo la loro arte e la loro essenza.

Palazzi di Piazza Armerina

I Palazzi di Piazza Armerina sono: Palazzo di Città, Palazzo Trigona, Palazzo del Vescovado, Palazzo Monastra, Palazzo Capodarso, Palazzo Mandrascati, Palazzo Velardita, Palazzo Starrabba, Palazzo Brunaccini-Crescimanno, Palazzo Velardita Crescimanno, Palazzo S. Elia, Palazzo Roccabianca, Palazzo Demani e Palazzo del Seminario vescovile. Palazzo della città e palazzo Trigona sono i più conosciuti e visitati. Il primo fu costruito nel 1773 in stile barocco e fu sede della prima Corte Capitaniale e del Senato della città. oggi ospita al pian terreno un Circolo di Cultura e al primo piani le sedute del Consiglio Comunale. Il secondo, palazzo Trigona, fu costruito nel XVIII dalla famiglia Trigona. Presenta un grande portale sul quale si trovano dei grandi finestroni con lunghi balconi. Dell’antico splendore è restato ben poco, oggi è sede di istituti scolastici.

Monumenti di Piazza Armerina

I monumenti più importanti di Piazza Armerina sono: Castello Aragonese, Teatro Garibaldi, Mura medioevali e Porta Castellina, Torre del Padresanto, Fonte d’Altacura, Fonte e Lavatoi dei Canali, Giardino Garibaldi, Monumento a Umberto I°, Monumento al Generale Cascino, Monumento a Marco Trigona e Monumento ai Caduti.

Chiese di Piazza Armerina

Piazza Armerina è una città ricca di chiese e le più importanti sono: la Cattedrale, la Chiesa di S. Giovanni Battista di Rodi (La Commenda), la Chiesa di Santo Stefano, la Chiesa e Convento del Carmine, la Chiesa di San Filippo, la Chiesa e Convento di San Pietro, la Chiesa di San Giuseppe, la Chiesa di Maria SS. d’Itria, la Chiesa di S. Ignazio (Collegio) e Convento dei Gesuiti, la Chiesa di San Rocco (Fundrò) e Convento dei Benedettini, la Chiesa e Convento di S. Anna, la Chiesa della Madonna della Neve, la Chiesa degli Angeli Custodi, la Chiesa di Maria SS. della Catena, la Collegiata del Crocifisso, la Chiesa di San Martino, la Chiesa di San Francesco e Convento dei Frati Minori, la Chiesa delle Anime Sante del Purgatorio, la Chiesa di San Vincenzo e Convento dei Domenicani, la Chiesa di Sant’Antonio Abate, la Chiesa di San Giovanni Evangelista, la Chiesa di San Lorenzo dei Teatini, la Chiesa e Convento di Santa Chiara, la Chiesa di Sant’Ippolito, la Gran Priorato di Sant’Andrea, la Chiesa e Convento di Santa Maria di Gesù, la Chiesa di S. Maria di Piazza vecchia, la Chiesa e Convento dei Cappuccini, la Chiesa di Santa Lucia, la Chiesa dell’Indirizzo e la Chiesa di San Giacomo.

Musei di Piazza Armerina

I principali Musei di Piazza Armerina sono: Museo Diocesano, Pinacoteca Comunale, Centro espositivo Monte Prestami, Mostra permanente del Libro antico e Mostra permanente della civiltà mineraria.

Turismo di Piazza Armerina e Palio dei Normanni

L’economia di Piazza Armerina si basa principalmente sul turismo, sul settore terziario e sull’agricoltura. È una delle mete più richieste del turismo isolano distinguendosi per le interessantissime visite archeologiche e culturali. Ogni anno circa 60.000 visitatori arrivano nella città per visitare Villa Romana del Casale, patrimonio dell’umanità tutelato dall’UNESCO, e tutti i siti d’arte. L’evento più importante è il Palio dei Normanni che si svolge dal 12 al 14 agosto.